Ok

En poursuivant votre navigation sur ce site, vous acceptez l'utilisation de cookies. Ces derniers assurent le bon fonctionnement de nos services. En savoir plus.

21/05/2007

D'Alema, ovvero l'incompetenza al potere.

Il nostro ministro degli esteri ha oggi fatto una dichiarazione che ha del pazzesco: ''Se l'Autorità nazionale palestinese chiedesse l'invio di una forza di pace internazionale nella Striscia di Gaza, sarebbe una richiesta da prendere in considerazione''. Chi pronuncia queste parole dimostra di non avere la più pallida idea delle ragioni per cui gli uomini di Abu Mazen e quelli di Haniyeh oggi si sparano con tanta ferocia. Dimostra, di conseguenza, di essere pronto a rischiare la vita di soldati italiani e europei per separare due contendenti in un conflitto di cui non ha minimamente compreso le dinamiche. E' infati lampante che D'Alema fa questa dichiarazione demenziale in un momento in cui si trova in affanno di analisi. Non può infatti in nessuna maniera addossare a Israele nessuna reposnsabilità delle stragi reciproche di al Fatah e Hamas, come ha sempre fatto in cuor suo e pubblicamente. Nel giorno stesso in cui palestinesi hanno ripreso ad ammazzare palestinesi, infatti, Euhud Olmert ha ufficialmente iniziato le trattative sul ''piano saudita'' con l'emissario della Lega Araba, re Abdullah II di Giordania, un inizio di portata storica, da quando la Lega Araba mobilitò i suoi eserciti per distruggere Israele nel 1948.
D'Alema, dunque, non capisce perché Hamas spari ad al Fatah, non vuole capirlo, perché se lo facesse, tutta la sua visione del Medio Oriente crollerebbe miseramente e scoprirebbe che non c'entrano nulla le ''colpe di Israele'', che quanto avviene non è una reazione a responsabilità israelo-americane, ma il prodotto di un'ideologia paranazista -quella di Hamas- aggravata da fortissime valenze religiose e apocalittiche. Si inventa allora un'impossibile richiesta dell'Anp (il governo di Hamas e quello di al Fatah dovrebbero ovviamente mettersi d'accordo per avanzarla, tra una strage e l'altra)e un'impossibile ruolo di separazione dei contendenti in una Gaza in cui Hamas continua a tenere sotto sequestro non solo il caporale israeliano Shalit, ma anche uno sfortunato giornalista della Bbc, prigioniero di uno dei principali clan legati ad Hamas della Striscia.
Mandare oggi militari italiani o di altre nazionalità a Gaza servirebbe con tutta evidenza solo a trasformarli in ostaggi e vittime di ritorsioni, non altro.
Hamas spara ad al Fatah, infatti, esattamente per la stessa ragione per cui lancia razzi su Sderot e per cui iniziò gli attentati suicidi nel 1994: sabotare ogni accordo di pace, incluso quello saudita della Lega Araba. Il tutto dentro una logica jihadista e fanatica di cui D'Alema non riesce neanche -con la sua limitata cultura politica- a intuire gli orrori.
Una ennesima figuraccia del governo Prodi davanti al mondo.

www.carlopanella.it

Les commentaires sont fermés.