21/05/2007
La Svizzera ha capito, e parla chiaro!
Il minareto come edificio non ha alcun carattere religioso; non viene neppure menzionato né nel Corano, ne in altri scritti sacri dell'Islam. Il minareto è molto di più il simbolo di quella rivendicazione di potere che, in nome della libertà di religione nega i diritti fondamentali agli altri - ad esempio l'uguaglianza davanti alla legge di tutti, quindi di ambedue i sessi - mettendosi con ciò in contraddizione con "la Costituzione" e con l'ordine legale della Svizzera.
Chi - come succede nell'Islam - pone la religione al di sopra dello Stato, ossia dà una maggiore considerazione alle prescrizioni religiose rispetto all'ordine legale creato democraticamente nello Stato di diritto, cade in Svizzera indiscutibilmente in contraddizione con la Costituzione federale. Questa contraddizione non può essere elusa. Il minareto è il simbolo esteriore di questa rivendicazione politico-religiosa che mette in questione i diritti fondamentali costituzionali. Con il divieto di edificare minareti richiesto dall'iniziativa, si otterrà la garanzia che l'ordine sociale e legale inscritti nella Costituzione mantengano nel tempo in Svizzera la più assoluta validità. Si respingerà così qualsiasi tentativo di certi ambienti islamici di introdurre anche in Svizzera qualche sistema legale orientato verso la Sharia.
Non viene toccata invece dall'iniziativa la libertà religiosa che è garantita quale diritto fondamentale a tutti dalla nostra Costituzione.
L'iniziativa lanciata il 1° maggio è portata avanti da un comitato al quale hanno aderito, quali parlamentari federali, i Consiglieri nazionali Ulrich Schlüer (UDC ZH), Christian Waber (UDF BE) e Walter Wobmann (UDC SO) quali co-presidenti, nonché Oskar Freysinger (UDC VD) e Jasmin Hutter (UDC SG) quali membri. Dei 16 membri del comitato d'iniziativa, 14 sono esponenti dell'UDC e due sono membri dell'UDF. 5 membri sono donne.
www.minarets.ch
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