22/10/2015
Lo sporco gioco del Sultano Erdogan
Il New York Times (NYT) ammette finalmente che “i ribelli della CIA” in Siria, che hanno ricevuto tonnellate di armi e missili anticarro TOW (made in USA), operano sul campo sotto il comando del gruppo di Al-Nusra/al-Qaeda: i comandanti dei ribelli si presero burla quando venne domandato loro di dare informazioni circa la avvenuta consegna di 500 esemplari dall’Arabia Saudita, dicendo che era un numero insignificante a paragone con quello che era effettivamente disponibile.
L'Arabia Saudita nel 2013 aveva ordinato più di 13.000 esemplari di quei missili. Visto che i contratti di vendita delle armi esigono che sia conosciuto "l'utilizzatore finale", i ribelli dissero che dovevano essere consegnati con il beneplacito di Washington. Tuttavia si può essere sicuri che questi "ribelli della CIA" si sentono male quando vengono definiti "ribelli moderati".
L'avanzata sul terreno fatta ad opera dei gruppi islamisti takfiri, a volte in aiuto di quelli, è stata fatta dai vari gruppi, relativamente "laici", come l'Esercito Siriano Libero (ESL) che ha ottenuto un nuovo protagonismo per la sua disponibilità delle ultime armi consegnate.
Si tratta di una alleanza tattica che i comandanti dell'ESL descrivono come un matrimonio di necessità perché non potrebbe funzionare senza il consenso del fronte al-Nusra, il gruppo dei miliziani più forte e numeroso.
Tuttavia Assad ed i suoi alleati citano questa come prova che non c'è differenza fra questo e gli altri gruppi dei miliziani takfiri, definendoli tutti terroristi come obiettivo legittimo dei bombardamenti e dell'offensiva dell'Esercito siriano. Il fatto che questi miliziani "laici" stiano minacciando di effettuare attacchi suicidi contro i russi, conferma soltanto il loro "laicismo".
A giudicare dai commenti dei lettori su questo pezzo pubblicato dal NYT l'opinione pubblica degli USA è rimasta abbastanza scandalizzata da questo che ammette apertamente la cooperazione USA con Al-Qaeda.
Adesso un reporter realista del NYT chiede apertamente la cooperazione con le autorità siriane e con la Russia.
Ci sarà più cooperazione fra Russia e Stati Uniti di quella che possiamo vedere. Per lo meno questo è quello che percepisce il presidente turco Erdogan, visto che ieri gli aerei USA hanno paracadutato 50 tonnellate di armi e munizioni ai ribelli curdi in Siria dell'est e del nord. Secondo la spiegazione statunitense i curdi ed alcune tribù siriani dovrebbero attaccare l'ISIS ad al- Raqqa. (Le tribù arabe di sicuro sono soltanto un gruppo di predoni inutili. Questo secondo la Voice of America).
Tuttavia i curdi non sembra che siano al corrente dei piani su Al Raqqa. Loro hanno obiettivi diversi:
I funzionari USA sperano che il gruppo curdo YPG concentri la sua attenzione sulla città siriana di Raqqa, la capitale dello Stato Islamico che si trova a sole 60 miglia a sud da Tal Abyad, una città di frontiera di cui il YPG si è impadronito in giugno, strappandola all'ISIS con l'aiuto degli USA. Tuttavia il portavoce del YPG ha riferito che la prima priorità del gruppo curdo è quella di creare il collegamento fra la citta di Afrin, al nord est di Aleppo, con Kobani, l'enclave curdo al nord est di Aleppo. Questo significherebbe chiudere l'ISIS dai paesi lungo la frontiera turco siriana per 60 Km. ed in particolare dalla città di frontiera di Jarablus.
"Il nostro primo e più importante obiettivo è quello di liberare Jarablus e collegare Kobani con Afrin, ha detto al corrispondente McClatchy. Catturare Raqqa, una città araba, non è realmente un obiettivo del YPG, per lo meno per adesso", ha detto.
Questo è esattamente quella che si sospettava come reazione dei curdi ma non si capisce perchè i funzionari USA affermino che i curdi e le tribù dei predoni dovrebbero attaccare Raqqa. Il fatto che non si vogliano coordinare con questi curdi può essere una astuzia del comando USA?
I turchi sembra che vogliano assumere questa spiegazione affermando che gli USA e la Russia sarebbero d'accordo per chiudere la frontiera tra la Turchia e la Siria. Le autorità di Ankara avvertono gli USA e la Russia circa la costituzione di una milizia curda ai confini con la Turchia.
La Turchia ha avvisato gli USA che non tollererà garanzie territoriali per le milizie curde alle sue fontiere con la Siria nel nord est del paese, hanno riferito due alti funzionari. "questo è chiaro per noi e su questo non vogliamo scherzi", ha detto l'alto funzionario turco circa la possibilità che i curdi siriani possano varcare l'Eufrate per ampliare il controllo delle frontiere dalla regione Kurdistan iracheno fino alla costa mediterranea. "Il PYD (partito curdo) si è avvicinato tanto agli USA quanto alle posizioni della Russia, noi lo consideraimo un gruppo terrorista e vogliamo che tutti i paesi considerino le conseguenze di una cooperazione con questo gruppo", ha riferito il funzionario turco.
La Turchia sospetta che la Russia abbia lanciato gli attacchi aerei da due settimane prestando appoggio ai gruppi curdi. "Con l'appoggio della Russia il PYD sta cercando di ottenere territori tra Jarablus e Azaz, ad ovest dell'Eufrate. Non accetteremo mai il fatto compiuto", ha detto il funzionario turco.
Adesso ci si chiede se esista un coordinamento reale tra USA e Russia per chiudere la frontiera turca, tagliare la strada all'ISIS ma anche ad i ribelli CIA di Al Qaeda ed alle loro forniture.
Questo demolirebbe tutti i piani della Turchia in Siria, quelli di ottenere una "zona sicura" in Siria sotto controllo turcomanno, la possibile annessione di Aleppo alla Turchia, un corridoio sunnita che vada dal Qatar all'Europa, con la possibilità di un gasdotto che passi sul territorio sotto controllo turco.
Gli sviluppi della situazione adesso spingono la Turchia in un ruolo secondario.
La domanda che molti osservatori si pongono è quella se USA e Russia vogliano fare causa comune e decidere di far avvitare Erdogan. Questo avrebbe senso se ci fosse un obiettivo comune della distruzione dello Stato islamico e di tutti gli altri gruppi terroristi in Siria ma sarebbe un deciso cambiamento politico dell'Amministrazione Obama. Fino al momento attuale questa ammministrazione ha soltanto favorito la crescita di un "califfato salafita" e non lo ha mai seriamente attaccato.
Se esistesse questa cooperazione perchè gli USA continuano a fornire tonnellate di armi ad Al Qaeda che hanno effetto soltanto di prolungare la guerra ed uccidere ancora più siriani?……..
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