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21/01/2016

Pioggia di bombe UK nello Yemen

Secondo i dati diffusi dal governo britannico le esportazioni verso l'Arabia Saudita di armi e missili sono centuplicate in un solo trimestre del 2015.

Sempre più armi britanniche piovono sui cieli dello Yemen. In soli tre mesi del 2015, ovvero tra luglio e settembre, le industrie belliche del Regno Unito hanno venduto all'Arabia Saudita materiale da combattimento — munizioni, missili, bombe — pari a circa 1,3 miliardi di euro.

Una parte ingente di tali munizioni, sarebbe stata utilizzata da Riyad durante i raid aerei in territorio yemenita che hanno causato, secondo le stime Onu, l'uccisione di circa 7mila civili e la distruzione di ospedali da campo e delle abitazioni della popolazione.

Secondo quanto sostenuto da organizzazioni internazionali, quali Amnesty International e Safeworld, la condotta del governo guidato da David Cameron, attraverso cui passa la vendita di armi a Paesi stranieri, violerebbe le leggi nazionali, europee e i trattati internazionali a causa dell'uso indiscriminato della forza bellica sulla popolazione da parte dell'Arabia Saudita.

Anche le Nazioni Unite hanno condannato le operazioni condotte da Riyad in territorio yemenita, sottolineando l'uso sproporzionato della forza e l'enorme numero di vittime civile conseguenti tale strategia.

I laburisti hanno chiesto sia l'immediato ripristino della commissione parlamentare sull'export bellico, per verificare se siano stati commessi dei reati, sia l'intervento del Parlamento per discutere la struttura degli accordi commerciali attualmente in corso.

Intanto, proseguono i raid aerei della coalizione araba guidata dall'Arabia Saudita sulle città yemenite di Taiz e Sana'a. Solo questa notte si contano 9 morti e 13 feriti.

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