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07/03/2016

Francois Pays Bas insulta i morti del Bataclan

I massmedia francesi che avevano lacrimato per le vittime del Bataclan di Parigi uccise dalla longa manus del terrorismo internazionale ora tacciono sull’ultimo gesto di sottomissione dell’Eliseo nei confronti di uno dei maggiori sponsor di Daesh: l’Arabia Saudita.

Venerdì, il presidente della Repubblica François Hollande ha ricevuto nel silenzio più totale il principe ereditario Muhammad bin Nayef Al Saud, vice presidente del consiglio dei ministri e capo degli Interni del Regno, accompagnato nella capitale da una delegazione di alti funzionari, tutti provenienti dalla roccaforte del sunnismo.

A fare scandalo non sono tanto i tappeti rossi stesi dal protocollo francese e le strette di mano tra i due uomini di Stato ma il fatto che ora leggeremo il nome di Mohammed bin Nayef nella lista degli uomini meritevoli di essere insigniti della Legione d’onore, ordine cavalleresco istituito da Napoleone nel 1802. “Il presidente francese ha consegnato a sua altezza la medaglia dell’ordine nazionale della Legione d’onore, che è la più alta onorificenza francese, per tutti i suoi sforzi nella regione e nel mondo nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo”, si legge in un comunicato stampa pubblicato a Riad (la gazzetta ufficiale dell’Eliseo non ha nemmeno pubblicato la notizia!).

La cerimonia della decorazione è stata fatta con discrezione, eppure ad alzare il polverone dopo una foto ripescata su internet sono stati alcuni siti d’informazione online. Così, appurata la notizia, sono seguite le accuse dell’opposizione. “Legione d’onore per il principe ereditario di una dinastia che finanzia il jihadismo. Hollande infligge una nuova umiliazione alla Francia”, ha twittato Nicolas Bay, segretario generale del Front National. Anche il vice di Marine Le Pen, Florian Philippot si è unito al coro della contestazione: “Hollande omaggia con la Legione d’onore il principe ereditario dell’Arabia Saudita: dobbiamo parlare di Legione del disonore?”. In effetti la manovra dell’Eliseo - che si aggiunge agli affari milionari tra i due Paesi articolati sulla compravendita di armi - tradisce tutte quelle persone morte senza motivo il 13 novembre del 2015. Ma per un pugno di petrodollari anche i lupi diventano agnelli.

FONTE:www.ilgiornale.it

 

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