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28/04/2006

Italia versus islam

da Ida Magli


Esporrò il più sinteticamente possibile la situazione attuale, nell’intento di far capire non soltanto agli Italiani, non soltanto ai nostri politici, ma anche e soprattutto al resto del mondo occidentale che ci guarda, cosa sta per avvenire in un Paese, in un Territorio - quello Italiano - che è stato sempre e che sarà inevitabilmente anche domani il centro del conflitto.

Conflitto

  E’ questo che dobbiamo affrontare: il conflitto con i musulmani, sia all’interno dell’Italia e dell’Europa data la loro massiccia presenza, sia all’esterno in quanto la battaglia si svolgerà, come in tutte le guerre da duemila anni a questa parte, sul terreno italiano. Non si tratta di discutere di musulmani buoni o cattivi, di islamismo moderato o estremista. Le religioni sono religioni, le fedi sono fedi. La differenza si pone soltanto fra chi “crede” e chi “non crede”. L’Uomo, qualsiasi uomo così come qualsiasi popolo, desidera che gli altri credano in ciò cui crede. E’ questo il “valore” di un’idea; per questo siamo uomini. Dunque dovremo diventare musulmani, anche senza che ce lo impongano con la forza, in base al fatto che noi non “crediamo”, non difendiamo nessun’altra idea nostra tranne quella che non si deve difenderla.
Questo sul piano teorico, nell’ambito del comportamento individuale. La realtà concreta, la realtà politica è quella indistruttibile di tutti coloro che detengono il potere. Vogliono aumentarlo, vogliono vincere. I nostri ci distruggono per far vincere il potere di chi sostiene l’idea che non si devono difendere le nostre idee; gli islamici per far vincere le loro. E’ stupido chiedersi chi vincerà. A noi, piccoli sudditi, non rimarrà altra alternativa che sottometterci in tutto o ingaggiare qualche singola battaglia, perduta in partenza.
  Tutto questo era ampiamente prevedibile e i Lettori non hanno che da rileggere il mio saggio Contro l’Europa che risale a undici anni fa, le decine di articoli del nostro archivio, perfino un articolo su quello che si prefigge Gheddafi, scritto ben prima dei suoi proclami odierni. Li richiamo alla memoria dei Lettori al solo scopo di convincerli con il metodo scientifico del laboratorio: la certezza che, date alcune premesse, seguiranno determinati effetti.
  Il predominio dell’islamismo significa, in concreto, la mutilazione del pene per i maschi, la mutilazione del clitoride e chiusura della vagina per gran parte delle femmine, la fine della libertà di condotta e di costume per le femmine, la fine della libertà di condotta e di costume per gli omosessuali, la condanna a pene fisiche per l’adulterio. Nessuno creda che “in Occidente questo non avverrà”! Avverrà non appena il mondo islamico sarà sicuro di avere il predominio ideologico, “politico”, anche soltanto sul piano teorico, con il quale non avrà bisogno di attendere di possedere quello numerico. Il che significa che il processo è già in atto e che mancano pochi giorni.

 Passo quindi all’esame dei Partiti.

Per quanto riguarda la questione islamica, alcune cose le sappiamo con certezza: le Sinistre hanno già dato diritto di voto agli immigrati (gli immigrati sono in grande maggioranza musulmani) e hanno la garanzia di poterlo fare in base alle leggi europee. I cittadini musulmani imporranno quindi il rispetto delle loro leggi (se ne può intravedere un assaggio nelle richieste già presentate al governo italiano dalla Consulta islamica). Inoltre le Sinistre, in base al cosiddetto jus soli, ossia il diritto ad avere la cittadinanza del territorio in cui si nasce, intendono dichiarare cittadini italiani tutti coloro che nascono in Italia. In base alla prolificità degli Africani e degli Orientali non è difficile capire cosa questo significhi.
Vorrei sottolineare la convergenza, nelle Sinistre, della difesa dei Musulmani fra i Partiti che racchiudono nel loro seno molti “cattolici” e i Partiti che racchiudono molti “comunisti”.
  Sia gli uni che gli altri sono spinti a comportarsi come si comportano dall’ostilità verso lo spirito dell’Occidente identificato in quello Americano e dall’ostilità verso l’Italia come Nazione, come Patria, che contraddistingue i comunisti fin dall’origine universalistica del movimento operaio e i cattolici per la spinta orientalista impressa dalla Chiesa, una volta persa qualsiasi speranza di riprendere possesso di uno Stato Pontificio in Italia. E’ lo stesso motivo che ha spinto le Sinistre a unirsi al progetto dell’Europa, progetto dichiaratamente comunista, sovietico e orientalista. Se ne è avuta una ennesima prova in questi giorni dalla presa di posizione a favore del voto alle Sinistre del Corriere della Sera. Ebbene il Corriere della Sera è stato l’unico quotidiano italiano a mettere sulla sua testata, dal giorno della moneta euro, la bandiera europea. L’unificazione dell’Europa, (non smetterò mai di affermarlo) serve esclusivamente a distruggere le Nazioni dell’Occidente europeo.

  Passo ai Partiti del centro destra. Alleanza Nazionale, soprattutto a causa della volontà del suo presidente di allargare al massimo il suo potere e il suo prestigio internazionale, ha tradito alcuni dei valori preponderanti del Partito, e soprattutto la difesa della Patria e della cultura italiana. La legge “Bossi-Fini” sull’immigrazione, oltre ad essere costosissima, è servita soltanto a stendere un velo sulla drammatica realtà, o meglio a cercare di ingannare gli Italiani con cifre ridicole, salvo che qualcuno creda di poter prosciugare il mare con il secchiello. Di conseguenza, tutto il resto del programma non è credibile. “Difendere la famiglia”? “Difendere la parità delle donne”? “Difendere il Cattolicesimo”? Lo sappiamo già: se non si blocca con forza, con determinazione, con provvedimenti drastici e non equivoci, il predominio musulmano, la risposta a queste belle intenzioni di Alleanza Nazionale la daranno i Musulmani. Abbiamo perfino sentito dire da Gianfranco Fini in questi giorni che Gheddafi parla “ai suoi” quando minaccia l’Italia, perché teme il malcontento dei suoi sudditi… crede, forse, di avere a che fare con uno dei nostri “politici”? Gheddafi è il Comandante supremo del suo Paese, un uomo ricchissimo e potentissimo, punto di riferimento del mondo islamico per tutta l’Africa, che fa esclusivamente quello che vuole quando organizza il passaggio in Italia e in Europa delle masse che, ben istruite e pagate in precedenza, vi giungono sia dall’Oriente che dall’Africa stessa.
  Sia ben chiaro: il mondo islamico fa i propri interessi; Gheddafi fa gli interessi propri e quelli dei suoi correligionari. Sono i nostri politici che non li fanno.

  La Lega. La trappola, per gli Italiani, purtroppo è più nascosta, ma sta anche nella Lega. La Lega non persegue altro che la disintegrazione dell’Italia come Nazione, come Patria. Questo è stato l’unico scopo di Bossi fin dall’inizio e questo continua ad essere; tutto il resto è un “adattamento” alle contingenze pur di poter giungere a realizzare lo scopo finale. Quindi: l’ostilità della Lega verso l’Unione Europea è soltanto apparente, tutto fumo negli occhi degli Italiani. In realtà l’Europa unita ha sempre fatto molto comodo a Bossi in previsione del distacco della “Padania” dall’Italia per andare a far parte dell’Europa come una delle sue "Regioni", eventualmente in accordo con qualche zona dell’Austria. L’appartenenza al Governo in questi anni è servita a predisporre, col grimaldello del “federalismo”, uno strappo più morbido, meno rivoluzionario di quello che in origine si chiamava secessione. L’unico guaio è che Bossi, così come tutti gli altri politici italiani, non si aspettava che l’Orientalismo europeo portasse con tanta rapidità il mondo islamico a volersene impadronire. Lo stesso dicasi per la difesa del Cattolicesimo. In questo momento serve alla Lega per ottenere voti, ma la Bossi-Fini è la legge che conosciamo, il mandato di arresto europeo per chiunque dica o scriva soltanto una parola contro una religione è stato approvato dal Parlamento Italiano senza che la Lega uscisse dal Governo (i parlamentari leghisti hanno votato contro ben sapendo che la legge sarebbe passata); lo stesso Bossi è parlamentare europeo e di fatto, tranne che le solite sgangherate battute, dette appositamente in maniera sgangherata per non farle prendere sul serio, non ha mai fatto nulla di concreto contro la famosa “integrazione” perseguita dall’Unione Europea.
  La Lega difende la Chiesa, non il Cristianesimo, in quanto la Chiesa è oggi uno dei maggiori responsabili della crescita dell’Islamismo e della debolezza dell’Italia come Stato, come Nazione. Ma nessuno si dimentichi che Bossi è colui che voleva il culto del Dio Po, l’omaggio all’acqua sacra del Po. Non vi ha rinunciato, non può rinunciarvi perché questo fa parte di quell’idea di una Padania Celtica che lo ha guidato, ispirato misticamente, dandogli quella che tecnicamente l’antropologo definisce “potenza”. Questa è, infatti, la forza di Bossi, ciò che lo contraddistingue in confronto a tutti gli altri nostri politici: è un “predicatore mistico”. La crescita tumultuosa e violenta dell’Islamismo l’ha preso alla sprovvista perché è incapace di previsioni obiettive, realistiche così come ne sono incapaci tutti gli altri presuntuosi e ignoranti politici che oggi governano l’Occidente. Ne sarà travolto anche lui come gli altri; ma naturalmente i primi ad essere travolti saranno gli Italiani più piccoli, più deboli, e prima ancora le donne.

Berlusconi e Forza Italia. L’elenco degli errori di Berlusconi è molto lungo, ma l’errore più grave che ha commesso è quello di lasciar coprire tante buone realizzazioni del suo governo dall’insensibilità per tutto ciò che è “bello”. Non ha fatto nulla per cercare di attrarre verso il suo Partito quelli che “pensano”, quelli che “creano”, quelli che non hanno a cuore soltanto il denaro, la produttività, il PIL. Insomma gli intellettuali e gli artisti. Sarebbe bastato poco, anche soltanto un piccolissimo segnale: migliorare in questa direzione la stampa della quale è proprietario, alzarne almeno di un minimo il livello. Possiede Quotidiani, Settimanali, Case editrici importantissime come la Mondatori. Ma si comporta come non l’avesse. Non è soltanto “sordo” lui, cosa della quale non è difficile essere certi, ma anche tutti coloro che gli stanno intorno. E’ tanto ricco: poteva fondare una Galleria per gli artisti contemporanei italiani; poteva creare un Conservatorio per l’Opera Lirica Italiana (gli era stato anche suggerito)... nulla. Non ha dato neanche un minimo segno di sensibilità verso l’ambientalismo, che sta a cuore a tanti Italiani, sia a destra che a sinistra. Ma anche quello, probabilmente, perché risiede sotto le vesti della Bellezza. Come tutti i Potenti vuole lasciare la sua impronta nella pietra: invece che una Piramide il Tunnel più lungo sotto le Alpi; invece che la Cupola di Brunelleschi il Ponte sullo Stretto. Però è contornato (non si può pensare diversamente) da incensatori-affaristi, più suoi nemici che amici.
  Non mi soffermo sull’antipatia che suscita Berlusconi come persona, cosa che è nota a tutti, ma in questo frangente siamo costretti ad accantonarla. La sua opera come Capo di Governo la possiamo valutare soltanto mettendola in rapporto con quello che avrebbero fatto le Sinistre in quanto questa è purtroppo l’unica scelta che gli Italiani possiedono. La questione dell’immigrazione, dell’Islamismo come abbiamo visto, l’ha lasciata gestire da Alleanza Nazionale e dalla Lega. Ha fatto male; ma forse ne possiamo dedurre che la sua posizione personale sarebbe stata diversa, tanto più che di tutti i suoi alleati sicuramente lui è il più vicino all’America.
  Naturalmente qui si tocca un altro argomento scabroso: l’antiamericanismo degli Italiani. Ebbene dobbiamo guardare, come ho già detto all’inizio, all’unico vero pericolo, alla catastrofe che ci attende se non blocchiamo il mondo islamico. Senza l’aiuto americano l’Europa è già perduta. Non sarà l’America a costringere le donne all’obbedienza ai mariti, non sarà l’America a fustigarle e lapidarle per adulterio, non sarà l’America a punire gli omosessuali, non sarà l’America a vietare le rappresentazioni artistiche nelle Chiese. Questo dobbiamo pensare; tutto il resto lo potremo discutere, negare, combattere soltanto se saremo ancora liberi.
  Infine, una parola a tutti coloro - e sono molti - che indicano ai loro simpatizzanti o amici l’astensione dal voto. L’astensione, oggi, non ha senso. Non ci saranno i cinque anni per prepararsi alle future elezioni perché cinque anni sono un tempo lunghissimo nell’attuale precipitare degli eventi e possiamo prevedere soltanto che la situazione cambierà in modo tale che l’idea di impiegare i prossimi cinque anni a fare una qualsiasi cosa, in una direzione o in un’altra, è priva di principio di realtà.
  Il Partito degli Italiani, cui abbiamo dato vita e che ci sta tanto a cuore, non ha avuto forze e tempo sufficienti per presentarsi a queste elezioni. Il suo Programma, scritto già da molto tempo, e che metteremo a disposizione di tutti nel Sito, è il programma di un Partito in regime di libertà. Probabilmente quindi dovrà presto trasformarsi ed operare nel segreto, sia agli occhi dell’Osservatorio Europeo sulle discriminazioni religiose, sia a quelli islamici. Ringraziamo, comunque, coloro che hanno espresso la loro simpatia per la nostra iniziativa e li preghiamo di conservarcela, di non perdere né fiducia né coraggio perché oggi ne abbiamo tutti assoluto bisogno.
  Tutto quello che è scritto in questo articolo porta la mia firma e rispecchia unicamente il mio pensiero. Non c’è stata nessuna consultazione con gli Italiani Liberi proprio perché ognuno, oggi, deve agire soltanto ed esclusivamente secondo il personale convincimento e buon senso.

Roma, 9 Marzo 2006

Ida Magli

http://www.italianiliberi.it/

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