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27/04/2006

Milano chiama......Nassiriya risponde

Ringrazio il Presidente Cossiga per avermi suggerito il titolo.

Premetto che all'inizio della guerra in Irak non ero assolutamente favorevole a questo conflitto ed ancora meno alla partecipazione italiana.

Semplicemente perché mi sembrava piu' che evidente che la caduta del mostro Saddam avrebbe aperto il vaso di Pandora, creando una situazione di anarchia completa che in linea di principio sarebbe stata  favorevole all'instaurazione di una teocrazia islamica di stampo iraniano.

Ed effettivamente ci troviamo in un contesto in cui gli sciiti maggioritari sognano una repubblica di ayatollah, ed i sunniti minoritari rimpiangono il modello di Stato fascislamico di stampo siriano.

Oggi mi sembra evidente che l'occidente non possa piu' ritirarsi con la coda fra le gambe dall'Irak, perché cio' equivarrebbe a porre le sue immense ricchezze petrolifere non al servizio del benessere della popolazione ma piuttosto al profitto del jihad sotto ogni sua forma, in primo luogo terroristica.

Fino al giorno delle elezioni in Italia, ero convinto che ci sarebbe stato un'attentato di stile madrileno per cercare di influenzare l'opinione pubblica a votare Prodi.

In realtà cosi' non é stato (per fortuna!), da una parte perché l'islam peninsulare non é ancora sufficentemente radicato per resistere a una reazione di rigetto dell'opinione pubblica e d'altra parte perché in definitiva questa strategia non avrebbe funzionato per Prodi quanto per Zapatero.

Invece sono sicuro che l'attentato di oggi é un segnale chiaro alla nuova maggioranza di sinistra per dire: ritirate le truppe.

Lasciando in tal modo il terreno libero ai discepoli maomettani ed ai loro progetti satanici.

Nessuna illusione, la sinistra risponderà.....presente!

                                                            ETRUSCO

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