17/05/2006
L'alleanza verde-rosso-bruna colpisce ancora
Danneggiate le tombe di un cimitero ebraico
Ribaltati i cippi, ma nessun segno di profanazione. Non ci sono rivendicazioni. Moratti: «Frutto della campagna di odio»
Ad accorgersene sono stati gli addetti alla manutenzione. Circa 40 tombe sono state danneggiate durante la notte nel cimitero ebraico di via Jona, a Milano. Sul luogo e sulle tombe non sono state trovate scritte, né le tombe risultano profanate: sono stati ribaltati i cippi del settore 8, la zona più vicina alla strada, alle spalle del Cimitero Maggiore, nella periferia nord-ovest della città. Non ci sono al momento rivendicazioni di stampo antisemita.
REAZIONI - «Si tratta di un nuovo episodio della campagna di odio e di disprezzo antisemita che da mesi è in corso in Europa, in Italia e a Milano - ha dichiarato Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano per la Cdl - Tutta la mia solidarietà va alla comunità ebraica milanese colpita nel profondo delle memorie più care, ma le deplorazioni non sono più sufficienti. Lo sdegno non basta più. È necessario l'isolamento culturale e politico di chi compie questi atti sacrileghi e la denuncia esplicita dell'area di consenso per queste violenze ancora molto, troppo vasta nella nostra città». Dura anche la reazione di Alfonso Arbib, rabbino della comunità ebraica di Milano: «È un episodio gravissimo. Per adesso preferisco non fare troppe dichiarazioni. Aspetto di capire meglio la vicenda, che è gravissima
REAZIONI - «Si tratta di un nuovo episodio della campagna di odio e di disprezzo antisemita che da mesi è in corso in Europa, in Italia e a Milano - ha dichiarato Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano per la Cdl - Tutta la mia solidarietà va alla comunità ebraica milanese colpita nel profondo delle memorie più care, ma le deplorazioni non sono più sufficienti. Lo sdegno non basta più. È necessario l'isolamento culturale e politico di chi compie questi atti sacrileghi e la denuncia esplicita dell'area di consenso per queste violenze ancora molto, troppo vasta nella nostra città». Dura anche la reazione di Alfonso Arbib, rabbino della comunità ebraica di Milano: «È un episodio gravissimo. Per adesso preferisco non fare troppe dichiarazioni. Aspetto di capire meglio la vicenda, che è gravissima
Corriere della Sera
CITATION:
"Nous avons affaire à une sorte d’hitlérisme bien plus dangereux et violent que l’autre, plus intelligent aussi, parce qu’il se fonde moins sur un nationalisme que sur une religion"
Jean Paulhan, dans une lettre à Malraux
Jean Paulhan, dans une lettre à Malraux
10:50 | Lien permanent | Commentaires (0)
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