20/05/2007
Ancora e sempre, il cancro islamista affligge il Libano
TRIPOLI (LIBANO) - Alba di sangue in Libano. Almeno 48 le vittime degli scontri, violentissimi, in corso da stamattina nel nord del Paese tra esercito e militanti di Fatah al Islam, un gruppo ultra-integralista palestinese ritenuto legato ad Al Qaeda: sono rimasti uccisi almeno undici soldati libanesi, sette guerriglieri e un passante, preso in mezzo dai tiri incrociati. I combattimenti sono in corso vicino al campo profughi di Nahr al Bared che ospita 30 mila palestinesi: si trova nei pressi di Tripoli, città portuale situata una novantina di chilometri a nord di Beirut, la seconda del Paese per importanza. Qui Fatah al Islam ha la sua base e i suoi centri di addestramento. Un portavoce militare ha riferito che ci sono anche diciannove commilitoni feriti, molti dei quali in modo grave. In un collegamento in diretta, l'inviato della tv araba al Al Arabiya ha affermato che l'esercito libanese sta bombardando con i carri armati l'ingresso del campo profughi palestinesi di Nahr al Bared, nei pressi di Tripoli,
L'ORIGINE DEGLI SCONTRI - Gli scontri, i peggiori nel Libano settentrionale da molti anni, sono iniziati dopo che le forze di sicurezza avevano condotto rastrellamenti in città alla ricerca dei responsabili di una rapina, risalente a ieri. Tra le case perquisite ce n'erano alcune abitate da attivisti del movimento radicale, d'ispirazione sunnita e accusato tra l'altro di collaborare con i servizi segreti siriani; gli estremisti hanno reagito aprendo il fuoco contro i soldati. Le ostilità si sono ben presto estese al vicino campo profughi palestinese di Nahr al-Bared, dove sono ospitati circa quarantamila rifugiati, ma nel quale Fatah al-Islam dallo scorso novembre ha anche fondato anche il proprio quartier generale dopo essersi staccato da Fatah al-Intifada, una formazione armata appoggiata da Damasco. Una fonte militare ha riferito invece che gli scontri sono iniziati dopo che una postazione dell'esercito alla periferia del campo è stata attaccata da uomini armati di Fatah al-Islam.
ACCORDO - L'esercito libanese non può entrare nei campi profughi palestinesi in base a un accordo di 38 anni fa, ma ha aumentato il controllo intorno al campo da quando le autorità hanno accusato membri del gruppo di avere realizzato un attentato in un'area cristiana vicino a Beirut costato la vita a tre civili a febbraio. Il gruppo Fatah al-Islam è stato formato lo scorso anno dai combattenti che si sono staccati da Fatah Intifada, formazione pro-siriana. Fonti libanesi sostengono che il gruppo è una copertura per l'intelligence siriana presente nel Paese, un'accusa che sia il gruppo che la Siria respingono.
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