Il 10 per cento "degli islamici che vivono in Europa giustificano moralmente il terrorismo. Ma se fosse il 10 per cento degli europei a pensarla così, come reagiremmo?
Magdi Cristiano Allam (Panorama, 10 luglio 2009)

In Europa circa due milioni di musulmani (il 10% del totale) è convinto che siano moralmente giustificati degli attentati terroristici che abbiano i civili come obiettivo. Di loro, circa 1 milione risiede in Francia; circa 260 mila risiedono in Gran Bretagna e altri 390 mila in Germania. E’ quanto si desume dalla ricerca “The Gallup Coexist Index 2009”, citata dal Messaggero in un articolo del 6 luglio a firma di Corrado Giustiniani. Che però titola: “I musulmani in Europa? Pacifici – La Gallup: Il 90% rifiuta la violenza come mezzo di lotta politica”.
Ebbene mi domando se da una ricerca dovesse emergere che il 10% degli europei fosse convinto che massacrare i civili sia un atto moralmente giustificato, avremmo mai titolato “Gli europei sono pacifici - Il 90% rifiuta la violenza”? Due sono le considerazioni che s’impongono. La prima è la sconcertante e preoccupante minimizzazione del fatto che all’interno dell’Europa ci sono 2 milioni di musulmani che sostengono esplicitamente che il terrorismo e la strage dei civili sono moralmente giustificati. Ma ci rendiamo conto che si tratta di un imponente esercito di fanatici di Allah che è già insediato come un cavallo di Troia nella nostra fortezza espugnata dalla nostra ingenuità, ignoranza, pavidità e collusione ideologica che hanno favorito l’arbitrio, l’odio, l’aggressività e la violenza degli islamici?
La seconda considerazione è che i giornalisti, ma ahimè è un male diffuso tra i politici, i magistrati, gli intellettuali, i religiosi cristiani, i docenti e gran parte delle popolazioni europee, sono succubi dell’islamicamente corretto, di un’ideologia che coniugando il relativismo e il buonismo, ci vieta di dire o di fare ciò che urta la suscettibilità dei musulmani, elevando aprioristicamente l’islam a religione di pari dignità del cristianesimo e dell’ebraismo a prescindere dai suoi contenuti e limitandoci ad elargire diritti e libertà ai musulmani senza chiedere in cambio l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole.
Ma andiamo avanti con la riflessione. Se il 10% degli europei fosse convinto che massacrare i civili è moralmente giustificato, ci preoccuperemmo di studiare le cause che hanno partorito tale mostruosità ideologica, indagando sulla realtà educativa, familiare, religiosa, culturale, sociale, economica e politica. Perché considerare che un crimine atroce sia un atto morale non è una semplice reazione ad una situazione contingente, ma è una scelta che si radica in una fede profonda. Eppure se emerge che il 10% dei musulmani in Europa legittimano il massacro dei civili, noi europei ci preoccupiamo di garantire la verginità morale del restante 90% dei musulmani ed evitiamo accuratamente di indagare sull’islam, sui versetti coranici, sul pensiero e sull’azione di Maometto, anche se siamo perfettamente consapevoli che i terroristi islamici uccidono e si suicidano nel nome di Allah, invocando il loro testo sacro ed evocando il loro profeta.
La realtà è che abbiamo a tal punto paura della verità che l’abbiamo occultata e rimossa privandoci del bene della libertà interiore e sottomettendoci al terrorismo dei taglia-lingua islamici. Europei svegliatevi: almeno qui a casa nostra riscattiamo la nostra libertà, torniamo ad essere pienamente noi stessi!

MAGDI ALLAM   Deputato Udc al Parlamento Europeo
allam@ppec.eu

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