08/05/2009
Reporter canadese ridotta a schiava sessuale dei rapitori musulmani
NAIROBI - Un reporter locale contatta to dal Corriere, Yussuf Hassan, li ha visti da lontano in una casa di Bakara Market, la zona centrale e più pericolosa di Moga discio. «Non mi hanno fatto avvicinare. Lei aveva il velo e la pelle molto bianca, lui era seduto un po’ più distante». Yussuf è certo che fossero loro, ma a Mogadiscio quelli della tribù Rer Hammar sono di scendenti dagli arabi e si possono confon dere facilmente con gli occidentali. E Mo gadiscio è piena di sciacalli.
La giornalista canadese Amanda Lindhout e il suo colle ga australiano Nigel Brennan, sono stati rapiti il 23 agosto scorso sulla strada che unisce Mogadiscio a Afgoi da un commando di banditi. Volevano visitare un campo di profughi, uno di quei gironi infernali dove vivono migliaia di persone in fuga da una guerra che dura da 18 anni. Da allo ra si sono perse le loro tracce. Notizie non confermate pubblicate dai siti somali raccontano cose raccapriccianti. Maareg, per esempio, scrive che un po’ di settimane fa i due reporter sono riusciti a fuggire dalla loro prigione. Si sono rifu giati in una moschea dove però sono stati riacciuffati. Chi li ha visti in quei momen ti sostiene che Amanda avesse il pancio ne. Da allora le notizie sulla sua sorte si so no moltiplicate. Amanda, pelle bianchissi ma, esile, capelli biondi, 28 anni, sarebbe diventata una schiava del sesso, violenta ta ogni giorno a turno dai suoi rapitori. Ni gel invece sarebbe stato costretto a sposa re un paio di donne somale, naturalmente dopo essersi convertito all’Islam. La versione del sito internazionale Jihad Watch invece è che uno dei suoi rapitori l’avreb be costretta a diventare sua moglie, dopo averla violentata e messa incinta.
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