06/11/2007
Voici ce qui arrive en traitant les islamo-fascistes comme des gens civilisés
Jugés au Tchad mais aussi emprisonnés dans le même pays : «Ils doivent aussi purger leur peine dans le pays : qu’ils goûtent à nos prisons ! »(SIC!) lance-t-il. Pour lui, discuter l’idée de juger les Français par la justice tchadienne constitue une remise en cause des compétences de celle-ci. Quand nos délinquants se font arrêter chez vous, ils ne sont pas amenés ici », ajoute-t-il.
Au sujet des manifestations anti-françaises qui se sont déroulées au Tchad, le ministre les juge « légitimes ». « Tout le monde a été très choqué qu’un organisme soi-disant humanitaire tente d’enlever nos enfants. La population est très en colère » déclare-t-il.
SOURCE: www.figaro.fr
COMMENTAIRE: ces pauvres maladroits doivent "goûter au prisons tchadiennes", Pays musulman très civilisé et respectueux des droit de l'homme.
Ca veut tout dire!!!! L'être humain reduit au rang d'une sous-merde au nom d'Allah!!!
Quant au manifestations anti-françaises, c'est comme si on disait que pour tout crime, ou presumé tel, commis par des Africains ou des Arabes on organiserait des manifestations agressives anti-algériennes, ou anti-sénégalaises, ou anti- je ne sais quoi!!??
Que font nos braves oganisations "francaises" de soi-disant defense des droits de l'homme, en réalité bras ouvriers de l'islamisation de la France?
Allah akhbar!
19:20 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V
05/11/2007
Prêcheurs de haine en activité sous bonne protection
Sous le coup d'un arrêté ministériel d'expulsion pour des prêches radicaux ou des comportements susceptibles d'attenter à la sécurité nationale, ils bénéficient de la protection d'associations musulmanes influentes.
13:40 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V
02/11/2007
Anniversaire de la tuerie sauvage de Theo Van Gogh
Aujourd'hui nous rappelons le meurtre barbare de Theo Van Gogh par un fidel mahométain inspiré par le coran
Aggression réalisée en Hollande, terre d'Occident, terre de liberté et des droits de l'homme.
Sa "faute" mortelle: avoir denoncé dans une video la réalité de la politique islamiste, à savoir: culte de la violence et de la mort, oppression, intolérance, misoginie, xénophobie, omophobie...
N'OUBLIEZ JAMAIS!
00:15 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V, jpf
01/11/2007
Massacreurs d'innocents au nom du Pédophile
Vous pouvez les admirer en cliquant ici: http://www.elpais.com/graficos/espana/Sentencia/atentados...
22:40 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V
Il sacco di Roma(nia)
Ho scritto ieri che sei italiani vivono nella paura e che questo governo non garantisce loro il diritto primario della sicurezza nei confini della patria, perché soffro di un ottimismo tenace. Oggi che il corpo straziato di Giovanna Reggiani, aggredita, violentata, buttata come immondizia in un dirupo, massacrata a morte in pieno giorno a Roma mentre tornava a casa, ci dà un altro colpo. Oggi siamo forse otto su dieci, e sono, siamo, molto molto incazzati con il capo del governo, se di capo si può ancora parlare, con il ministro dell’Interno più debole e ambiguo che si sia mai visto, con quello della Giustizia, che dopo l’exploit dell’indulto, dei fatti suoi prevalentemente si è occupato, e sì, soprattutto con l’uomo del destino, con Walter Veltroni, che ora chiede la deportazione di massa dei romeni e fino a qualche tempo fa predicava il mito dell’accoglienza.
Era solo martedì quando il duo Amato-Mastella aveva inviato al Parlamento, contando sulla responsabilità dell'opposizione, un pasticcio di disegni di legge, fatti apposta per accontentare tutti, ma che avevano fallito. Ieri sera, a morta ancora calda, una morta che grida forte vendetta, un Consiglio dei ministri straordinario veniva convocato in tutta fretta e qualche confusione (già tutti in vacanza?) per trasformare in decreto legge un parte del ddl approvato martedì scorso sulla sicurezza, in particolare le norme che riguardano le espulsioni degli stranieri che commettono reati e il potere di espulsione ai prefetti. Ammesso che Ferrero sia d’accordo, che Mussi non si inalberi. Capite come lavorano, come pensano al benessere dei cittadini che pomposamente sostengono di governare bene? Domani è un altro giorno, e via col vento. Giovanna Reggiani tornava a casa, scendeva da un autobus in pieno giorno, in un luogo desolato e privo di qualsiasi vigilanza, e le baracche che ospitavano l’assassino avrebbero dovuto essere demolite già da molti mesi. I vigili urbani sono andati una volta a Camposanpiero ed è finita lì.
Adesso che Giovanna Reggiani è morta, il sindaco di Roma e segretario del Partito Democratico fa la faccia feroce. Cose che se le avesse dette un Calderoli saremmo a lutto stretto per la rinascita del razzismo, del nazismo e via indignandoci. Li vuole cacciare, ora. Dice che «è necessario assumere iniziative straordinarie e d’urgenza sul piano legislativo in materia di sicurezza», che «non si possono aprire i boccaporti», che Roma era la città più sicura del mondo «prima dell’ingresso della Romania nell’Ue». Con la storia dell’ingresso nella Ue, il sindaco imbroglia, perché se è vero che il precedente governo prese, assieme a tutti gli altri, la decisione, la ratifica immediata l’ha decisa Prodi, e l’hanno rinviata Spagna, Francia e ora anche la Grecia.
E poi non è vero. Prendo questi dati dal libro che un collega, e studioso di Roma, Benedetto Marcucci, sta finendo di scrivere sul presunto modello Roma. «Nei primi sei mesi del 2007, a conferma di una tendenza preoccupante, il Questore Fulvi ha segnalato un aumento del 10% di furti, borseggi. Ma il numero delle rapine pare sia molto ma molto più allarmante. A fronte di 2.400 rapine nei primi sei mesi del 2006, nell’anno in corso si è arrivati all’inquietante cifra di 4.900... Roma risulta la seconda città d’Italia dopo Milano e peggio di Napoli nei furti di auto e ha dati peggiori di Napoli anche rispetto alle violenze sessuali, ai furti. Se Napoli è più sicura di Roma in queste categorie di reati, in cosa consisterebbe il Modello Roma sulla sicurezza?».
Eppure Veltroni quattro mesi fa diceva: «Vorrei invitare tutti a non fare la cosa più semplice, a non diventare razzisti, perché quando c’è una rapina si dice: “un rumeno fa una rapina”, quando c’è un operaio che cade da un’impalcatura, non si dice operaio rumeno».
Maria Giovanna Maglie
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=217280&START=1&...=
21:55 | Lien permanent | Commentaires (0)
Stato Italiano buffonico, Europa di Maastricht di merda, contempla il tuo capolavoro!
ROMA- E' morta Giovanna Reggiani, la donna aggredita, seviziata e gettata in un fosso nella periferia romana. Romulus Nicolae Mailat, il romeno di 24 anni fermato, è accusato di omicidio volontario, come scrivono nella richiesta di convalida del fermo il procuratore aggiunto della capitale Italo Ormanni e il sostituto Maria Bice Barborini. Lui, come ha riferito il senatore del Prc Salvatore Bonadonna che è andato a trovarlo in carcere, nega ogni violenza: «Ho rubato una borsetta alla stazione di Tor di Quinto - ha detto -. Nessuna violenza, guardate le analisi, nessuna violenza». Giovanna Reggiani si è difesa dal suo aggressore con tutte le forze che aveva. Lo ha spiegato il capo della squadra mobile romana, Vittorio Rizzi, sottolineando che l’arrestato, Nicolae Romulus Mailat, è stato trovato con il volto sanguinante e con numerosi graffi sulla schiena.La vittima, ha detto il vice-sovrintendente della Polizia Antonio Selli, che di notte coordina la Polizia giudiziaria del commissariato Ponte Milvio, «era con i pantaloni abbassati e senza mutandine. Aveva un maglione nero tirato su. Era sotto la pioggia battente e l'abbiamo coperta con un telo». Selli è stato uno dei cinque poliziotti che martedì sera ha soccorso Giovanna Reggiani e arrestato il suo aguzzino.
TRAUMA CRANICO-FACCIALE - Un primo esame medico legale, eseguito dal professor Luigi Cipolloni dell'Università La Sapienza nominato consulente dal procuratore aggiunto Italo Ormanni, ha stabilito che è stato un trauma cranico-facciale a determinare l'emorragia endocranica che ha causato prima il coma e poi la morte di Giovanna Reggiani. Le lesioni e le fratture evidenziate dalla Tac potrebbero essere state inferte anche con un corpo contundente («un sasso o con il suo stesso ombrello») oltre che con le violente percosse.
L'ARRESTO - Uno dei poliziotti che ha arrestato Mailat ha raccontato che verso le ore 21 di martedì è arrivata al 113 la telefonata di un autista dell'Atac. La segnalazione parlava di una donna che gridava e piangeva in mezzo alla strada in via della Stazione di Tor di Quinto. La pattuglia più vicina era quella del commissariato Ponte Milvio, che in due minuti è arrivata sul posto. L'assistente capo Roberto Fornaiolo, seguendo la testimone, ha trovato Giovanna Reggiani nel fossato. «Non parlava - ha raccontato - non era cosciente. Si sentiva solo il suo respiro affannato». L'ambulanza del 118 ha portato la donna in fin di vita all'ospedale S.Andrea, mentre cinque poliziotti - tra i quali Fornaiolo e il vicesovrintendente Antonio Selli - hanno seguito la testimone che urlava il nome dell'aggressore e mimava quanto era successo: aveva preso sulle spalle la vittima e l'aveva portata in una baracca lì vicino. I poliziotti hanno così deciso di entrare nell'insediamento abusivo. L'area era completamente buia e con le loro torce hanno individuato la baracca. Mailat era sulla soglia della baracca, aveva ancora il volto sporco di sangue e l'aria stupita di trovarsi già davanti i poliziotti. Non sembrava ubriaco, non ha opposto resistenza, ma una trentina di suoi connazionali hanno circondato i poliziotti e cominciato a gridare.( NDR: Ma come vi permettete "luridi" poliziotti italiani di arrestare una "vittima della società capitalista" e per di piu' "terzomondista"??) L'uomo è stato subito portato via da una volante. A quel punto è arrivata la polizia Scientifica e la Squadra mobile e nella baracca è stata trovata la borsa della donna con il portafoglio, il cellulare e i documenti. Sono cominciate le indagini e lo strazio della famiglia Reggiani.
ERA ANDATO A BERE CON UN AMICO - «Quella sera Nicolae era andato a bere con un suo amico, un romeno della Moldavia». A raccontarlo sono alcuni rom della baraccopoli di Tor di Quinto. Parlano di Nicolae come di un ragazzo, arrivato nel loro campo da due mesi e mezzo (sic! sic! sic!), che non aveva mai dato problemi (arci-sic!). «Faceva il manovale e altri lavori (NDR: furto, spaccio, contrabbando, violenze varie,,,)», hanno raccontato. Adesso è recluso in una cella singola della settima sezione del carcere romano di "Regina Coeli", senza televisione. Mangia regolarmente i pasti ed è «tranquillo» in isolamento. La visita del medico e dello psicologo, al detenuto, si sono concluse senza segnalare alcun tipo di rischio per atti di «autoaggressività» e «autolesionismo». Sul romeno sono stati riscontrati solo dei graffi. Non è guardato a vista, ma la Settima sezione è tenuta - di routine - sotto «grande sorveglianza». Il giovane è in isolamento come avviene per tutti i detenuti che devono ancora essere interrogati dal magistrato, cosa che avverrà venerdì. Per ora non viene segnalata «alcuna manifestazione visibile e degna di essere annotata» nel comportamento di Mailat. Il senatore del Prc Salvatore Bonadonna è andato a constatare le condizioni del rumeno nel carcere di Via della Lungara. (NDR: Invece di andare a rendere visita alla salma straziata di un'innocente italiana....., STRONZO!)
IN RIFORMATORIO- Non è la prima volta che Mailat finisce nei guai con la giustizia. Mai, però, per fatti di questa gravità. Quando aveva 14 anni era finito in un centro di rieducazione per i minorenni, dopo aver commesso diversi reati. Nel 2006 un tribunale di Sibiu lo aveva condannato a tre anni di reclusione per furto. Ma la pena non è stata mai scontata.E Mailat è partito per l'Italia. (NDR: c'é chi importa CERVELLI, e chi importa DELINQUENTI DA DARE IN PASTO ALLA MAFIA! GRAZIE PRODI! GRAZIE FERRERO! GRAZIE VELTRONI!)
PENA IN ITALIA - L'uomo sarà processato e sconterà la pena in Italia (NDR: Ma quale pena???????? Non c'é posto per i delinquenti italiani, ci prendiamo anche quelli degli altri! Ma che l'Italia é uno Stato serio??????? Ricordiamo che la prima misura del ministro Mastella é stata ...l' INDULTO!!!!!!!!!!!) . Lo hanno confermato i ministri della Giustizia italiano, Clemente Mastella, e rumeno, Tudor Chiuariu, in una nota congiunta nella quale esprimono la ferma condanna per l'aggressione e sottolineano la necessità di rafforzare la cooperazione in campo giudiziario assicurare la certezza della pena per i soggetti che delinquono. La Romania ha inoltre inviato in Italia tre poliziotti in seguito all’aggressione della donna. L'annuncio è stato dato dal ministero degli Interni romeno. «I tre ufficiali di polizia aiuteranno i loro colleghi italiani nell’indagine», si precisa dal dicastero di Bucarest ( NDR: Ci inviano la polizia.......MA TENETEVI LA VOSTRA MERDA A CASA, invece di inviare la polizia)
CONTROLLI A TAPPETO - Mentre il Circolo della Libertà «Roma Liberale» sta organizzando le Ronde della Libertà, dall'alba di giovedì sono in corso controlli da parte della polizia nel campo rom di Tor di Quinto e negli insediamenti della zona lungo il Tevere. Le baracche abusive saranno abbattute e i rom che ancora vi si trovano si chiedono quale sarà adesso il loro destino (SNIF, SNIF, POVERI CARI!).
21:25 | Lien permanent | Commentaires (0)
25/10/2007
La libanisation de la France n'est pas pour demain mais pour aujourd'hui
Les dealers s'y intimident à la Kalachnikov. Une balle a traversé une école primaire remplie d'enfants et la population a peur.
Le 18 octobre, une demi-heure avant la sortie des classes, une balle a traversé une salle de cours de l'école François-Villon. Par miracle, aucun enfant n'a été touché. Au pied de ces tours que les habitants qualifient eux-mêmes de « cages à poulet », les riverains ont la conviction que ce tir est l'oeuvre de l'un des jeunes trafiquants qui pourrissent leur quotidien. « Ces petits voyous n'ont peur ni de la justice, ni de la police, ni de leurs parents », s'indigne une mère de famille, pressée de rentrer chez elle. Les animatrices du centre social ne sont guère plus rassurées. Fanta désigne un trou rebouché sommairement dans le mur de la salle de boxe. « Vous voyez, dit-elle, c'est une autre balle. Ils ont même menacé notre directrice ! »
Depuis, la pauvre femme refuse de parler par peur des représailles. « Les enfants sont plus à plaindre, assure son adjointe. Certains se sont mis à ramper dans la classe après le coup de feu. Et il a fallu mettre en place une cellule psychologique à l'école ! »
C'est que la situation se dégrade à Sevran. Depuis l'été, deux personnes ont déjà été blessées par balle : une femme, fin juillet, ainsi qu'un jeune homme ce mois-ci, dont le genou a été perforé pour « dette ». Les dealers ont aussi arrosé à la Kalachnikov la façade d'un appartement. Une mère de famille a même été ligotée par de faux policiers venus s'emparer d'une livraison de stupéfiants. Ils s'étaient visiblement trompés d'adresse.
Le jeune maire communiste de la ville, Stéphane Gatignon, ne se voile pas la face : « Sevran est devenue la plaque tournante de l'Est parisien pour le cannabis, connu ici pour son rapport qualité-prix imbattable », se désole l'élu. « La géographie est idéale pour les trafiquants, à la confluence de la Seine-Saint-Denis, du Val-d'Oise et de la Seine-et-Marne. On vient même de l'Aisne pour s'approvisionner », renchérit un policier du secteur.
En février, la sûreté départementale du 93 a mis à l'ombre quelques caïds du quartier. « Depuis, constate le maire, d'autres bandes veulent profiter de l'aubaine pour leur prendre leur business. » Une opération de prédation en somme, qui amène les dealers des Beaudottes, le quartier voisin, sur les terres de leurs « ennemis héréditaires » pour leur contester par les armes les points de vente les plus juteux.
Sentiment d'abandon
« Avant de tirer, ils sont arrivés déguisés en femme », affirme l'un des « teneurs de murs » de la cité. Pour Saguy, un solide gaillard de 32 ans, présenté comme une sorte de juge de paix du quartier, « les 1 400 euros par mois de salaire d'un travailleur social, ici un revendeur de 20 ans peut se les faire à la minute ». Hamed, éducateur et prof de boxe anglaise, ne craint pas de le dire : « On nous demande de proposer des alternatives aux jeunes désoeuvrés, grâce au sport, à l'école de la troisième chance, à la mission locale. Mais derrière, l'administration ne suit pas et le ressentiment s'installe chez les jeunes. »
Sevran se sent abandonnée. La dernière visite ministérielle en remonte à plus de cinq ans, avec la mise en place du Contrat local de sécurité par Marylise Lebranchu. « De 121 policiers en 2001, le commissariat d'Aulnay, qui coiffe la commune, est passé à moins d'une centaine d'agents », proteste le maire. En une journée, Le Figaro n'a pas croisé une seule voiture de police sérigraphiée aux Beaudottes ou ailleurs en ville. Était-ce le hasard ?
« Je passe mon temps à calmer les pères de famille des enfants de l'école qui menacent de décrocher leur fusil », confie Saguy, inquiet. Pour la première fois depuis les émeutes de 2005, la population pacifique des quartiers commence à perdre ses nerfs. L'exaspération est palpable à chaque coin de rue.SOURCE:www.figaro.fr
13:40 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V
20/10/2007
I nazislamici iraniani si preparano al massacro
TEHERAN - Sono undicimila i missili iraniani pronti a essere lanciati entro il primo minuto contro eventuali nemici che intendessero attaccare il Paese. Lo ha affermato il generale Mahmoud Chaharbaghi, alto ufficiale delle Guardie della Rivoluzione (Pasdaran). (Agr)
12:25 | Lien permanent | Commentaires (0)
Les "infideles" payent et ils n'ont pas droit de regard
La Cour des comptes n'en finit pas d'ausculter l’IMA, l'Institut du monde arabe. Pendant toute la matinée de ce vendredi 19 octobre, l'organisme de contrôle de l'Etat a ainsi auditionné dans ses locaux de la rue Cambon le secrétaire général du Quai d'Orsay, Philippe Faure, futur ambassadeur au Japon.
Explication: financé à 60% par le Ministère des affaires étrangères et à 40% par les 22 pays de la Ligue arabe, l’Institut du monde arabe est en déficit depuis de nombreuses années. Au point qu’en privé, la Cour des comptes dénonce de plus en plus sa gestion financière "hasardeuse", voire "calamiteuse".
Un contrôle effectué l’année dernière ayant révélé la disparition de pièces de musée et d'œuvres des stocks, la Cour souhaite désormais que le Ministère des Affaires étrangères s'implique beaucoup plus dans le fonctionnement de cette institution présidée aujourd’hui par Dominique Baudis.
Elle préconise que le Quai d’Orsay obtienne un fauteuil au conseil d'administration, ce qui n'est curieusement pas le cas.
© Capital.fr
www.capital.fr
Pour plus d'information sur les taxes de la honte payés par les dhimmis: http://fr.wikipedia.org/wiki/Jizya
12:10 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V
15/10/2007
Jackpot pour les intégristes musulmans et leurs complices
Fanny Truchelut a été condamnée, en France, à de la prison avec sursis, au motif de « discrimination religieuse », parce qu’elle n’a pas accepté que, dans les parties communes de son gîte rural, des femmes portent le voile islamique.
Une de ses clientes qui considère que la soumission à son dieu l’oblige à cacher ses cheveux a déposé plainte. La plainte a été reçue et le tribunal, en première instance, a condamné Fanny Truchelut à 4 mois de prison avec sursis, 1000 euros d’amende, 3500 euros pour la femme qui a refusé d’enlever son stigmate d’appartenance religieuse ainsi que pour des membres de sa famille et 1300 euros à la Ligue des droits de l’homme, 1300 euros à la Licra et 1300 euros au Mrap qui se sont portées partie civile aux côtés de la femme soumise à son dieu et contre la femme qui dit non à toute soumission.
La voilée aurait le droit de porter un stigmate qui va la différencier. Se discriminant elle-même, elle a l’impudeur de se plaindre d’être discriminée.
Celle qui refuse ce stigmate, rougi par le sang des femmes musulmanes violées, fouettées, lapidées, étranglées parce qu’elles ont refusé de le porter, n’aurait pas le droit de s’exprimer ! Où est la réciprocité dans le droit des individus ?
On se voile ; si quelqu’un proteste contre ce symbole, on dépose plainte et on touche le jackpot.
C’est intéressant politiquement ; l’objectif des prédicateurs islamistes, faire appliquer la charia dans les pays européens, est atteint. Dénoncer cet attribut archaïque de la domination patriarcale théocratique est sanctionné par un tribunal. De première instance, donc pouvant être réformé en appel.
C’est intéressant financièrement, puisque des amendes, très lourdes par rapport aux revenus de la femme courageuse, permettent à la voilée d’arrondir grassement ses fins de mois.
Les associations de défense des droits de l’homme, confirmant là encore à quel point les droits des femmes leur sont étrangers, sans vergogne, s’associent à cette curée psychologique et à la manne financière. Face à une femme qui ose dire non aux obscurantistes, non seulement ils l’attaquent moralement, mais en plus ils ne se contentent pas de demander l’euro symbolique.
Leur objectif : eux qui cèdent à toutes les demandes dérogatoires au nom d’une tolérance non réciproque, espèrent effrayer les personnes qui refusent les tentatives de régression de l’islam politique. Si vous osez protester, cela vous coûtera moralement et financièrement.
On ne saurait tolérer n’importe quoi, au nom de traditions ou d’une distorsion dévergondée du droit. Ainsi, on a fini par interdire aussi bien le « bizutage » que le « lancer de nains ».
Face aux machocrates, hommes et femmes, qui veulent enfermer les femmes dans un voile obscurantiste, les féministes, femmes et hommes, doivent se réunir pour exiger des parlementaires l’interdiction pure et simple des humiliations envers les femmes, y compris au nom de la religion.
Michèle Vianèsprésidente de Regards de Femmes
SOURCE: www.regardsdefemmes.com
23:05 | Lien permanent | Commentaires (0) | Tags : islamisation, ump, mpf, P2V