20/06/2006
La Turchia: un paese infestato dall'islam
ANKARA (Turchia) - Il cartone animato di Walt Disney, Winnie the Pooh è stato inesorabilmente censurato dalla televisione di stato turca Trt, controllata dal governo filoislamico, a causa della presenza, giudicata ingombrante, del porcellino rosa Piglet, in Italia conosciuto come Pimpi, per non urtare la sensibilità dei musulmani che considerano il maiale un animale «impuro».
21:35 | Lien permanent | Commentaires (0)
Quelli di Guantanamo sono ancora vivi...
BAGDAD - Sono stati trovati i cadaveri dei due soldati americani dati per dispersi da venerdì scorso in Iraq. Con un comunicato diffuso via Internet, il braccio iracheno di Al Qaeda ha rivendicato l'uccisione dei due marines, i cui corpi sono stati ritrovati nell'area di Yusufiya, a sud di Bagdad.
Nella rivendicazione diffusa in rete, si afferma inoltre che il nuovo capo della rete terroristica in Iraq ha «macellato» i due soldati, definiti «due crociati catturati». Il Pentagono ha ordinato il test del Dna sui due cadaveri per confermare che si tratti dei due soldati sequestrati venerdì scorso. Ma il generale William Caldwell, portavoce militare a Bagdad, ha già confermato che «si ritiene che i corpi siano quelli dei due soldati» e ha aggiunto che la causa della morte è «fino a questo momento indeterminabile».
Il rapimento dei due soldati Usa era avvenuto venerdì scorso durante un attacco a un posto di blocco in un quartiere sunnita a sud di Bagdad. La notizia del ritrovamento, avvenuto lunedì sera da parte di una pattuglia mista iracheno-americana, è stata data martedì dal generale iracheno Abdulaziz Mohammed, il quale ha riferito che i corpi presentano segni di «una brutale tortura». I due soldati dispersi sarebbero Kristian Menchaca, 23 anni, di Houston (Texas) e Thomas L. Tucker, 25, di Madras (Oregon).
21:30 | Lien permanent | Commentaires (0)
19/06/2006
Islam: amour, tolérance et paix
11:35 | Lien permanent | Commentaires (0)
14/06/2006
I politici di oggi preparano l'Italia bosniaca di domani
ROMA. La convocazione è giunta venerdì, imprevista, ma molto gradita: il ministro dell’Interno Giuliano Amato, ha chiamato a Roma i membri della famosa Consulta islamica, quella che fu istituita dal suo predecessore Beppe Pisanu. Oggi si vedono tutti al ministero. Un incontro per conoscersi. E questa è stata la prima sorpresa dei convocati: molti di loro pensavano ormai di essere stati dimenticati, con il cambio di maggioranza.
Qualcuno a dire il vero ci sperava: l’Ucoii, l’associazione delle comunità islamiche, che ha indubbiamente una sua rappresentatività, spera di convincere Amato a una forte revisione nella composizione dell’organo consultivo. Ma la sorpresa più inaspettata è venuta dall’unico punto all’ordine del giorno: la futura legge sulla cittadinanza. Una delle norme che Prodi aveva annunciato come «significative» dei primi Cento giorni del governo. Il centrosinistra si avvia dunque a fare sul serio con la cittadinanza. Cambieranno le regole. La prima: passaporto italiano automaticamente per tutti i bambini che nascano sul territorio italiano, a prescindere da dove vengano i genitori (il cosiddetto «ius soli» che vige negli Stati Uniti d’America). La seconda: velocizzare la concessione della cittadinanza anche per gli stranieri che risiedano regolarmente in Italia (attualmente occorrono almeno dieci anni di residenza, più due per le pratiche).
Tutti i partecipanti alla Consulta sono stati chiamati a portare il loro contributo d’idee. E le due realtà più rappresentative dell’islam che vive nel Belpaese (l’Ucoii e la Lega mondiale musulmana-sezione italiana) hanno redatto un proprio promemoria. Il rappresentante della Lega, l’ambasciatore Mario Scialoja, ha depositato un breve dossier già ieri presso la segreteria della Consulta. Entrambi molto favorevoli. «E’ la prima volta - spiega - che la Consulta ha un ordine del giorno chiaro da discutere. Ed è su questo che verterà la discussione». Secondo la Lega, è ora che anche l’Italia adegui la sua legislazione a quella di tutti i Paesi d’immigrazione e abbandoni il principio dello «ius sanguinis», ossia il diritto a considerarsi cittadini per discendenza e non per nascita. L’Ucoii si batte perché la cittadinanza diventi un diritto del cittadino straniero e non più una concessione discrezionale dello Stato.
Ed è una loro storica rivendicazione: avevano già presentato a Pisanu un documento per la modifica di quattro leggi (oltre alla cittadinanza, anche il diritto d’asilo, la libertà religiosa e le regole per l’immigrazione). «Sono molto contento che si cominci a fare sul serio», dice anche Khalid Chouki, giornalista marocchino, membro della Consulta. «Quello sulla cittadinanza era uno dei punti annunciati per i Cento giorni. Vedo che si procede». Più perplesso è lo scrittore Younis Tawfik: «Ormai l’immigrazione islamica è una realtà troppo consistente perché sia una fede ignorata dallo Stato. Serve una politica lungimirante e strategica. Occorre una Carta d’intesa tra l’Islam e lo Stato. Sono centinaia i problemi aperti: dallo status delle moschee alle scuole, alla formazione degli imam, fino a problemi pratici tipo le macellerie o la circoncisione. Servono anche modifiche alla legislazione. Ma questa riguarda più l’immigrazione in generale». Di sicuro una nuova legge sulla cittadinanza sarebbe una rivoluzione per tantissime persone. Si calcola che siano almeno mezzo milione i bambini nati da immigrati in Italia. E almeno altrettanto gli immigrati residenti nel Paese da un periodo medio-lungo.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/2006...
COMMENTO:
La domanda é: che cosa vuol dire essere "italiano"?
Nascere in Italia da genitori che rifiutano i valori occidentali?
Vivere in Italia, trasferire tutti o quasi i propri guadagni nel paese di origine, e sputare nel piatto in cui si mangia perché é quello degli "infedeli"?
Quid dello scandalo della DOPPIA NAZIONALITA'?
Perché non si puo' avere, a ragion veduta, la doppia nazionalità di un Paese dell'U.E. (a meno di essere figli di genitori di diversa nazionalità') mentre ci si puo' fare NATURALIZZARE francesi o italiani CONSERVANDO la nazionalità marocchina, algerina, tunisina, egiziana, siriana, giordana, ecc.?
A chi si giura fedeltà, al Paese di naturalizzazione o al Paese di origine, soprattutto sapendo che si trovano agli antipodi dal punto di vista culturale?
Si é italiani e si fa il servizio militare in Marocco, oppure in Siria?
No, questa non é integrazione ma DISGREGAZIONE!
Questa é l'istituzionalizzazione della QUINTA COLONNA ISLAMICA nel cuore della politica occidentale!
Questo é il DISPREZZO assoluto del legittimo diritto degli italiani all'autodeterminazione.
Da notare bene come le organizzazioni NAZISLAMICHE al soldo dei petrodollari si approprino del soggetto, quasi fosse un loro diritto naturale,quasi come se dicessero: "non avrai altro immigrato al di fuori dei discepoli di allah"!
La loro priorità: l'utilizzazione dello Stato di diritto per UCCIDERE lo Stato di diritto.
La CHARIA del pedofilo della Mecca al posto della Costituzione laica e repubblicana
La Francia sta pagando, e siamo solo agli inizi, le conseguenze di queste stesse decisioni SCELLERATE prese quindici anni fa!
L'islam non si integra, l'islam é un cancro che divora secoli di acquisizioni civili, l'islam é il germe della violenza!
21:10 | Lien permanent | Commentaires (0)
13/06/2006
L'islam ideologia dell'odio
«Lo sai fanciullo musulmano che gli ebrei hanno assassinato 25 profeti di Dio e che la loro storia nera è colmadi criminali omicidi e di corruzione? ». Comincia così la rubrica «Lo sai?», nel sito Awaladuna, I nostri bambini, gestito dai Fratelli Musulmani (www.awladnaa.net). Il logo ritrae lo stereotipo dell'ebreo carnefice con in testa la kippà, lo sguardo truce e il ghigno crudele, in mano un coltellaccio che gronda di sangue fino a formarne una pozza per terra. Succede oggi, proprio mentre l'Occidente si affanna a corteggiare i Fratelli Musulmani in Egitto, nei territori palestinesi e anche in Italia, illudendosi che siano un antidoto al terrorismo di Bin Laden. Nella rubrica «Le scienze e l'informazione » si legge questo titolo: «L'assassinio dei bambini è parte della fede ebraica». Nello spazio riservato ai «Giochi e concorsi», c'è un videogame dal nome «La strada per Gerusalemme ». Sullo sfondo si vede la Spianata della moschea di Al Aqsa e della Cupola della Roccia, il terzo luogo di culto sacro dell'islam, a sinistra un aereo caccia con la scritta «Allah è grande ». Cliccandoci sopra si abbattono dei simboli con la stella di Davide che scorrono sullo schermo. Più se ne colpiscono, più ci si avvicina alla vittoria che coincide con la distruzione di Israele. Tant'è che in un poster dal titolo «La nostra festa sarà il giorno della liberazione della nostra terra», si vede la cartina di uno Stato palestinese che si estende anche sulla superficie di Israele, che è stato letteralmente cancellato. In un altro poster dal titolo «Giuro che mi vendicherò, ma per Dio e per la religione», si vede un bambino di quattro o cinque anni che a muso duro impugna un kalashnikov. Nella rubrica «La mia grande patria» si indica che Siviglia e l'Andalusia sono parte della terra islamica. Nella rubrica «Cultura generale» compare un albero i cui rami simboleggiano le battaglie vinte da Maometto contro le tribù ebraiche e pagane, con la scritta: «Il Profeta ha condotto il Jihad (la guerra santa) contro gli infedeli e gli ipocriti e li ha sconfitti. L'inferno è il loro rifugio e il loro destino è la dannazione! ». In un commento pubblicato sul sito liberale www.metransparent.com, l'intellettuale svizzera di origine yemenita Elham Manea ha esclamato: «Mio Dio, non dovremmo forse vergognarci di noi stessi? Quali informazioni vengono inculcate nelle teste dei nostri ragazzi? Di quale odio e quale astio cieco vengono riempite le loro menti?». Siffatti discorsi hanno un nome, il loro nome oscilla tra «il fanatismo esplicito contro chiunque professi la religione ebraica» e la «ostilità totale contro gli ebrei». La Manea sottolinea così il suo stupore: «Non ci credevo perché i Fratelli Musulmani continuano a ripetere che non odiano nessuno e che secondo la loro interpretazione la religione islamica è una religione di pace, che non hanno alcun problema con gli ebrei né con la religione ebraica, bensì con lo Stato di Israele e le sue azioni repressive contro il popolo palestinese». La verità è esattamente opposta: l'odio nei confronti degli ebrei e la negazione del diritto di Israele all'esistenza sono due facce della stessa medaglia. Eppure facciamo finta di niente. Sappiamo che Hamas, la sigla che rappresenta i Fratelli Musulmani palestinesi, mira esplicitamente all'annientamento di Israele, ma ci ostiniamo a immaginare che in virtù della realpolitik prima o dopo cambierà atteggiamento. Lavandoci di fatto le mani e abbandonando Israele al suo destino. Così come sappiamo che l'Ucoii, la sigla che rappresenta i Fratelli Musulmani in Italia, disconosce il diritto di Israele all'esistenza e legittima gli attentati terroristici palestinesi, eppure è stata accreditata come interlocutore dello Stato. Il 7 febbraio 2006 l'exministro dell'Interno Pisanu arrivò a sostenere «una evoluzione positiva del movimento dei Fratelli Musulmani in tutto il mondo: io penso che questa evoluzione debba essere assecondata». Mi auguro che ora, una volta per tutte, chi deve vedere veda, chi deve sentire senta, chi deve parlare parli. Magdi Allam 13 giugno 2006 |
16:15 | Lien permanent | Commentaires (0)
Hamas, Fatah, Islam = sangue e violenza
16:05 | Lien permanent | Commentaires (0)
09/06/2006
La sinistra scava la fossa degli Italiani
Roma, 7 giu. (Apcom) - Il neoministro all'Interno Giuliano Amato riapre la questione musulmana e, bruciando i tempi, convoca, per mercoledì prossimo, la Consulta per l'islam italiano creata dal suo predecessore, Beppe Pisanu, e rimasta nel limbo dall'inizio della legislatura. A quanto apprende Apcom, all'ordine del giorno il titolare del Viminale riprende il discorso da dove l'aveva lasciato il ministro del governo Berlusconi e propone una discussione sul tema della cittadinanza italiana degli immigrati musulmani in vista di un eventuale modifica legislativa della materia.
COMMENTO: i nostri bravi burocrati che vivono nelle loro torri d'avorio e che sono ignari di tutto, lungi dal trarre insegnamento dalle esperienze catastrofiche degli altri Paesi occidentali che si dibattono con il problema della non integrabilità degli immigrati musulmani di seconda e terza generazione, propongono gli stessi errori che stanno facendo sfociare la Francia in un clima d'anteguerra civile: la cittadinanza da "ius solis".
In pratica chiunque nasca in Italia avra' il diritto di definirsi "italiano".
Come se l'appartenenza ad una nazione non fosse il frutto dell'identificazione naturale e/o volontaria ad una precisa eredità culturale, con i suoi valori chiaramente giudeo-cristiani, rinascimentali ed illuministici, ma solo un fatto territoriale sprovvisto di ogni significato.
Questa politica é esattamente quella che ha condotto allo sfacelo del Libano ed é la premessa ineluttabile a dei conflitti violenti a venire, l'islam non accettando altra logica che quelle del rapporto di forza e della sopraffazione22:35 | Lien permanent | Commentaires (0)
06/06/2006
Islam, une religion...pas comme les autres
De Philippe de Villiers pointant une réalité nullement démagogique sur l'islam et son extrême danger, à Ségolène Royal, ou encore au maire de Montfermeil, les langues se délient, et j'espère que la lecture de France-Echos n'en est que plus large aussi.
Une certaine lucidité prend corps face aux extrêmes, en commençant par le pire et le plus criminel de tous, l'Islam. (Pas l'islamisme qui est la pointe de l'iceberg). Bravo.
Les jours de la complaisance, ou de l'ignorance bienveillante face à l'islam seront bientôt révolus.
Une mosquée n'est pas équivalente à une église à un temple bouddhiste, ou à une synagogue, c'est un lieu de haine, de fanatisation, légère ou intense, mais ce n'est pas un lieu de "paix" au sens chrétien, c'est même son opposé. Alors pourquoi favoriser ces lieux de haine ?
Dès que les musulmans commencent à être nombreux dans une cité, c'est le début de l'imposition de règles religieuses obscurantistes, de l'oppression des femmes, des filles, de l'intimidation, des violences, des tournantes, des voilées, de la régression en tout… puis de l'intifada.
Peut-être qu'enfin, les élus commencent à comprendre que, en essayant de "gagner" des voix chez les musulmans, c'est-à-dire en acceptant de "brader" les valeurs républicaines en faveur de valeurs abrutissantes, obscurantistes, criminelles, dégradantes, ils perdront automatiquement les voix de leurs autres administrés, et que la meilleure manière de gagner les futures élections, c'est de montrer une intransigeance totale face à une "culture", une religion, qui vise à détruire tout ce qui fait la grandeur, l'histoire, la lumière, l'intelligence de la France… et de l'Occident.
Ces mêmes élus gagneront plus de voix en refusant une mosquée, de la nourriture halal à l'école, ou encore des horaires de piscine séparés, etc.... à moins que le mal soit déjà fait et que la majorité soit déjà musulmane (Roubaix, Vénissieux, ...) Dans ce cas, c'est déjà le moyen-âge, et c'est peut-être l'armée qui va être nécessaire.
L'islam n'a nulle part créé de société avancée, démocratique, égalitaire, progressiste, créative, inventive (aucune invention, aucun progrès depuis près de 1000 ans), mais partout où l'islam a le moindre pouvoir, il instaure automatiquement une société obscurantiste, anti féminine, fasciste, intolérante, laveuse de cerveau / crétinisante, régressive, répressive, moyenâgeuse, aberrante, et il n'y a pas de contre exemple : Si la Turquie par exemple a progressé, c'est en combattant l'islam (Atatruk), pas en le favorisant, cela aussi nos élus devraient s'en rappeler.
Si on laisse l'islam se développer, on obtient : Afghanistan, Pakistan, Algérie, Iran, Arabie Saoudite, Soudan, nord du Nigéria, Sud de la Thaïlande, Bali, nos banlieues, Egypte, Turquie version Erdogan, Beslan, Palestine (qui ne vit que de l'aide internationale, et qui enseigne la haine et l'islam à l'école, et non la liberté, les sciences, la philosophie ou encore la technologie).
Si l'on veut que la France ressemble à la Palestine, sans industrie, ni technologie, ni art, ni culture, ni médecine, ni création, ni liberté, mais avec des zones sans droit, ne vivant que grâce à l'aide et ne créant aucune richesse, ni progrès, ni intelligence , laissons l'islam avancer : c'est le système le plus destructeur de tout ordre, liberté et progrès au monde. C'est aussi le fascisme le plus absolu.
Et je parle en connaissance de cause : je voyage régulièrement en Afrique du Nord, en Turquie et au Moyen-Orient.
Cordialement,
Jack Lucent
PS : Parfois un bon slogan va plus loin qu'un long texte explicatif. En voici un, sur fond de femme voilée, ou de turban à bombe ou encore de tête de mort indiquant un danger extrême :
Là où l'islam passe, la liberté, la raison, la paix trépassent
13:55 | Lien permanent | Commentaires (0)
05/06/2006
I nazislamici si impadroniscono della Somalia
NAIROBI (KENYA) - Mogadiscio è caduta. Le milizie islamiche all'alba hanno preso il controllo della capitale somala. Dopo lunghe trattative che sono durate tutta la notte, il comandante Gram Gram, capo degli irregolari del signore della guerra Mohammed Qanyare Afrah si è arreso senza combattere e ha consegnato alle Corti Islamiche 25 veicoli e soprattutto, l’aeroporto di Dainyle.
22:12 | Lien permanent | Commentaires (0)
02/06/2006
L'islam modéré est un leurre!
'Soit l'Europe européanise les musulmans, soit ils islamiseront l'Europe'
Bassam Tibi, spécialiste de l'Islam et du terrorisme confirme ainsi, dans des termes voisins, la dénonciation depuis plusieurs mois par Philippe de Villiers de "l'islamisation progressive de la société française" à laquelle le Président du MPF suggère d'opposer "la francisation des musulmans". On a vu comment, dans ce contexte, son enquête-choc sur "Les mosquées de Roissy" (Albin Michel) a semé la panique au sommet de l'Etat. Il y a quelques jours, M. de Villiers précisait ainsi sa pensée : "Je crois que pour que les musulmans deviennent Français, il faut qu'il fassent un effort sur eux-mêmes, qui est parfois très difficile à faire (...) pour accepter notre civilisation, notre mode de vie, notre héritage et notre projet. C'est difficile (...) parce que l'islam est établi sur des principes qui ne sont pas compatibles avec la République: le jihad, la chariah et l'oumma. L'immense majorité des musulmans sont des musulmans modérés mais il n'y a pas d'islam modéré. Les musulmans qui veulent être Français dans leur coeur, dans leur âme, pas de problème, mais la France tu l'aimes ou tu la quittes." (23 avril 2005).
Le débat étant ainsi ouvert, nous publions ici la traduction d'un entretien donné à un grand quotidien polonais par Bassam Tibi, Professeur d'Université en Allemagne et aux Etats-Unis, correspondant du Financial Times et membre du conseil d'éthique de la CDU. Musulman d'origine syrienne, il adresse cette mise en garde aux Européens : "Soit l'Europe européanise les musulmans soit ils islamiseront l'Europe. Si les européens ne comprennent pas cela et n'y trouvent pas une solution, l'Europe sera au plus tard dans 20 ans, le théâtre d'une guerre civile, nous aurons un grand Kosovo." Il donne ainsi un impressionnant écho aux propos de Philippe de Villiers.
21:05 | Lien permanent | Commentaires (0)